Cursed. I segreti delle sorelle Cahill by Jessica Spotswood

Cursed. I segreti delle sorelle Cahill by Jessica Spotswood

autore:Jessica Spotswood [Spotswood, Jessica]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fantasy, Fiction, Juvenile Fiction, Fantasy & Magic
ISBN: 9788820055028
Google: 1qiKnQEACAAJ
editore: Sperling & kupfer
pubblicato: 2013-10-15T06:09:41+00:00


11

L’INDOMANI pomeriggio sono in camera mia quando Maura bussa allo stipite della porta aperta.

«Sorella adorata», trilla restando sulla soglia, splendida in un abito di broccato color crema ricamato con foglie blu scintillanti. Deve avere almeno cinque o sei abiti nuovi. Abbasso gli occhi sul mio vestito grigio con la passamaneria rossa sugli orli. Cinque minuti fa mi sentivo carina, ma ora sono un brutto anatroccolo e lei è il cigno. «Posso parlarti in privato?» chiede, e rivolge un sorriso carico di significato a Rilla, che è sdraiata a pancia in giù sulla coperta gialla a leggere un romanzo d’amore.

«Scendo in cucina a prendere un po’ di cioccolata», dice balzando in piedi e lasciando il libro aperto sul letto. «Ne porto una tazza anche a te, Cate?»

«No, grazie, sto uscendo. Ho una commissione da sbrigare.»

Maura sorride mentre Rilla lascia la stanza. «Un altro incontro con la tua affascinante spia?»

La strattono dentro e chiudo la porta. «Sta’ zitta!»

«Oh, non rivelerò il tuo segreto», dichiara avvolgendosi un ricciolo rosso intorno al dito. «Spero ti dica qualcosa di utile, però. Deve pur iniziare a guadagnarsi lo stipendio.»

Mi assale la paura. Guadagnarsi il suo silenzio, intende? «Maura, ti rendi conto che nessun altro deve saperlo, vero?»

«Non l’ho detto ad anima viva. Oooh, ma che carini!» Prende un paio di orecchini di perle dal mio comò e se li mette. «Anch’io ho progetti per il pomeriggio. Una lezione speciale con sorella Inez.»

Mi siedo sul letto e prendo gli stivaletti. «Pratichi ancora la magia mentale sulle tue amiche?» Vorrei rimangiarmi le parole appena mi escono di bocca. L’ultima cosa che voglio è irritarla ulteriormente.

«Abbiamo la sentenza facile, eh?» ribatte lei, perplessa dal mio tono improvvisamente collerico. «Non ti ho sentita lamentarti quando sorella Cora ha cancellato i ricordi di Hope.»

Mi infilo gli stivaletti neri con il tacco. «L’ha fatto per proteggerci, non per divertimento.»

«E tu pensi che io mi diverta quando i Fratelli vengono qui a interrogarci? Pensi che mi diverta a veder arrestare una ragazzina innocente, sapendo che la lasceranno a marcire in una cella chissà dove?» Maura cammina avanti e indietro per la stanza calpestando scarpe e calze che Rilla ha lasciato in giro. «Non siamo più al sicuro qui. Potrebbero venire a prenderci in qualsiasi momento.»

«Lo so.»

«Hanno arrestato almeno tredici ragazze ormai, compresa Hope. Sorella Cora è malata. Abbiamo bisogno di qualcuno che sappia guidarci con polso, non di tutta quest’incertezza.» Maura si lascia cadere sulla trapunta gialla di Rilla. «Voglio che tu ti sottoponga all’esame.»

«No.» Mi chino ad allacciarmi le scarpe.

Maura si lascia sfuggire un gemito. «Perché sei così egoista? Se tu sostenessi l’esame, scopriremmo chi tra noi due è più potente e potremmo organizzarci di conseguenza. Se sono io, vorrei lavorare con sorella Inez per iniziare a fare qualcosa di concreto.»

«L’esame valuta un solo tipo di magia», le faccio notare, drizzando la schiena. Cos’è che ha tanta urgenza di fare, a parte uccidere Brenna?

«Il tipo più importante.» Mi scruta di sottecchi. «È per questo che sei così riluttante? Temi di avere la



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